Orto al nido e giardino educativo: 8 domande a Emilio Bertoncini


1 - Si può fare l’orto e lavorare in giardino con i bimbi del nido?

Io lo faccio da alcuni anni collaborando con vari nidi pubblici e privati, toscani e non. La mia esperienza è iniziata nella scuola dell’infanzia per approdare nei nidi. E' lì che oggi lavoro con maggior soddisfazione.

2 - Come si fa?

Si mettono al centro i bambini e il momento educativo adattando l’esperienza di orto e giardino (e gli attrezzi) alle finalità pedagogiche. E' importante abbandonare l'idea che abbiamo dell'orto e del giardino e interpretare il gesto del coltivare come metodologia educativa.



3 - Cosa serve?

Per avere efficacia educativa serve uno spazio esterno non troppo ombreggiato e munito di terra, ma si può lavorare anche in spazi pavimentati utilizzando contenitori di vario tipo, anche di riuso. E’ indispensabile un entusiasmo pedagogico capace di inserire a pieno titolo questa esperienza nella mission educativa del nido. Parimenti, è importante dialogare con le famiglie e spiegare i vantaggi del progetto. Stivalini e tutine per stare in esterno possono essere di aiuto in alcuni momenti dell’anno.



4 - Quando si fa e come si organizza?

Non esistono buono e cattivo tempo, ma buono e cattivo equipaggiamento. L’attività, quindi, si può svolgere durante tutto l’anno educativo, iniziando dall’autunno e, se necessario, aspettando la fine degli inserimenti. Se coinvolto, la situazione ottimale è quella di incontri con l’esperto esterno che avvengono una settimana sì e una no e di un lavoro quotidiano fatto dalle educatrici. Il meteo è un fattore limitante solo in casi estremi, proprio per educare a vivere appieno il “fuori”.
L’organizzazione nasce da una co-progettazione con lo staff educativo. Si può iniziare con una presentazione ai genitori e una breve formazione al personale del nido. Poi si condividono gli obiettivi pedagogici, si progetta l'esperienza e si va “in campo” in date e orari concordati delineando il lavoro da fare e lasciandoci la libertà di cogliere le opportunità offerte dalla natura.



5 - Quanto costa?

Il costo del progetto dipende da molti fattori, quali l'autonomia che il personale del nido riesce ad avere, i materiali effettivamente necessari o eventualmente già disponibili e così via. Giusto per dare un riferimento, nelle mie esperienze nel nord della Toscana, mi reco nei nidi una media di 14 volte nell'anno educativo e il costo da imputare per ogni incontro (es. una mattinata con i bambini o un laboratorio pomeridiano con le famiglie), espresso secondo la formula “a partire da...”, è di 170,00 euro a cui va aggiunto il rimborso delle spese di viaggio e il costo per l'acquisto di alcuni materiali. Al di fuori di questa zona cambiano i prezzi, ma anche il tipo di rapporto. E' un investimento significativo, ma la ricaduta è molto importante, anche in termini di formazione del personale che mi affianca che può man mano acquisire autonomia. Molti nidi, però, confermano anno dopo anno la mia collaborazione facendo evolvere il progetto e introducendo nuove attività connesse all'outdoor education.

6 - E per chi volesse formarsi e procedere in autonomia?

Periodicamente organizzo corsi presso un nido lucchese in cui lavoro da oltre tre anni, ma per me è abbastanza normale spostarmi in varie aree d'Italia, dal Friuli alle Marche, dalla Lombardia al Lazio e oltre, giornate formative ad hoc e a domicilio. Inoltre, svolgo supervisione a distanza sui progetti che interessano nidi per me troppo distanti per una presenza continuativa e momenti di osservazione e successiva progettazione per sostenere le esperienze in outdoor in nidi e agrinidi.

7 - Tu chi sei per fare tutto questo?

Sono un agronomo che opera come formatore e atelierista educativo freelance. Questo è il dodicesimo anno educativo che mi vede coinvolto in esperienze di orticoltura a scuola e nei servizi educativi. Ho vinto una menzione speciale dell'Agricoltura Civica Award 2013, il premio per le agricolture del futuro. Collaboro con la Regione Marche nel progetto Ortoincontro e con la Regione Veneto per la formazione degli operatori di fattoria didattica e agrinido. Sono stato coinvolto in vari progetti formativi ed educativi per le Conferenze Zonali dell'Istruzione di Lucca, Pistoia e Valdinievole e per i comuni di Montale (PT), Quarrata (PT), Prato (PO) e San Giuliano Terme (PI). Collaboro con CEMEA Toscana come formatore e con vari nidi d'infanzia, toscani e non. Ho svolto docenze sul tema dell'orto in chiave educativa per innumerevoli agenzie formative italiane e per l'Università Bicocca di Milano nel corso interuniversitario di perfezionamento in "Educazione e natura – ruolo e competenze dell'adulto all'aperto". Sono autore dei libri "Orticoltura (eroica) urbana" e "L'orto delle Meraviglie" e curatore di "Evviva l'orto che ci fa sporcare" edito dalla Regione Marche. Collaboro stabilmente con la rivista "Bambini" di Spaggiari Editore.

8 - Come puoi essere rintracciato?

Basta scrivermi a info@ortiscolastici.it oppure chiamarmi o mandare un messaggio via WhatsApp al 347.7016556. Consiglio a tutti di visitare anche i mie altri siti www.emiliobertoncini.com e www.ortiscolastici.it.


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