Un po' di storia

Correva l'anno scolastico 2008/2009 quando, da agronomo e genitore, ho iniziato a fare l'orto nella scuola dell'Infanzia di Nave, alle porte di Lucca. Ancora non sapevo cosa sarebbe successo alla mia vita professionale, né che nei primi giorni del 2019 avrei dato vita a questo blog.

Quel "fare l'orto" è ben presto divenuto "fare orticoltura didattica a scuola", anche grazie alla pubblicazione di un paio di libri, grandissima occasione di riflessione su ciò che stavo facendo. Superata la prima fase di rodaggio, infatti, è parso subito evidente che il semplice fare l'orto non esaurisce le possibilità educative offerte dal coltivare ortaggi. Passando di scuola in scuola, da quelle dell'infanzia alle secondarie, l'idea che l'orto possa essere uno strumento per fare scuola e non il fine di un tempo scolastico si è sempre più affinata. Nel frattempo il mio progetto è uscito dalla provincia di Lucca e poi anche dalla Toscana attraverso varie iniziative, quali corsi, convegni e collaborazioni con chi altrove stava facendo cose simili. Dalla collaborazione con ASSAM, un'agenzia della Regione Marche, è nata la pubblicazione "Evviva l'orto che ci fa sporcare - la biodiversità agraria delle Marche entra a scuola". Anch'essa è stata un'occasione di riflessione dalla quale è uscita una nuova importante idea: il coltivare è una delle possibili metodologie utilizzabili nei percorsi di apprendimento. In quanto tale può integrarne altre e non rimanere l'unica all'interno dello stesso progetto.

Questa riflessione è maturata anche grazie al fatto che a partire dall'anno educativo 2014/2015 il mio coltivare in chiave educativa è sbarcato nel mondo dei servizi educativi per l'infanzia e, in particolare, nei nidi. Proprio in questo mondo il coltivare si è allargato ad interventi low-cost, step by step e partecipativi che hanno trasformato alcuni giardini. Nel frattempo l'orto si è destrutturato per integrarsi nel giardino e dal reciproco interesse per i materiali viventi, mio e dei nidi, si è passati a quello per i materiali naturali. La loro natura (mi si perdoni il gioco di parole) di materiale non strutturato e l'abbinamento con materiale artificiale destrutturato hanno fatto il resto.

Ad oggi (ottobre2019) sono oltre 10 i nidi in cui ho avuto la possibilità di realizzare progetti veri e propri e numerosi altri nei quali sono intervenuto con laboratori e iniziative di vario tipo. Tra questi, particolare importanza assume, per durata e continuità, il progetto de "Il nido" di Lucca, che va avanti da quattro anni e che, per molti bambini, realizza la continuità educativa col progetto della scuola dell'infanzia da cui tutto è nato.

Ah, io sono Emilio Bertoncini.

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